ANELLO CAMPANILE VAL MONTANAIA

 

 

 

Gruppo: Spalti di Toro-Monfalconi
Difficoltà:
E/EE
Durata trekking:
5gg (dal 6 al 10 agosto 1996)
Punti di appoggio:
3 bivacchi e un rifugio
Località di partenza:
Parcheggio Rif.Pordenone m.1249 (da Cimolais)
Cartografia:
Tabacco fogli n°02 e 016 (scala 1:25000)
Bibliografia:
Alp n°112

 

 


Indice:
1° giorno | 2° giorno | 3° giorno | 4° giorno | 5° giorno | Cartine |

 

 


Prefazione:
L'itinerario ad anello qui descritto si svolge intorno al Campanile di val Montanaia;tocca quote comprese tra i 1200 e i 2300 m.,passando per i bivacchi Gervasutti, rif.Padova, rif.Giaf, Biv.Marchi-Granzotto.
Il percorso non presenta grosse difficoltà,tranne nei pressi del biv.Gervasutti dove si incontrano dei tratti con terreno friabile ed esposti.
Per il resto si cammina in mezzo a boschi o si risalgono faticosi canaloni.
I sentieri sono ben segnalati e si trova acqua vicino ai bivacchi e lungo gli itinerari.


Punti di appoggio:
Biv.Gervasutti: 9 posti
Rif.Padova: 50 posti; Tel:
0435-72488
Rif.Giaf:
45 posti; Tel:0433-88002
Biv.Marchi-Granzotto: 12 posti
Biv.Perugini: 9 posti

 

 


Cartina [Clicca per ingrandire l'immagine]


 

 


Accesso stradale:
Austostrada TO-MI direzione Milano;si prosegue per Venezia e si esce a Vicenza est prendendo la Valdastico;a Dueville si abbandona l'autostrada e ci si dirige verso Belluno via Bassano del Grappa;si va a Longarone,poi a Erto e da qui a Cimolais.
Si percorre la val Cimoliana per una strada sterrata (14 km.) sul letto del torrente che porta a un parcheggio,base di partenza del rif.Pordenone.


Itinerario:
1° giorno:  Torna su
- Parcheggio Rif.Pordenone m.1200 - Biv.Gervasutti m.1940,circa 3h30.

Dopo circa 6h. di auto (con soste varie) e l'interminabile sterrato eccoci arrivati al parcheggio,nostro punto di partenza.Il tempo non sembra esserci molto favorevole in quanto ci sono nubi minacciose ovunque,tuttavia,preso un attimo di coraggio per caricarci a spalla quelli che,per i 5 giorni a venire saranno le nostre torture (circa 23 kg. a testa) partiamo alle 17.40 alla volta del bivacco Gervasutti pensando ai tratti esposti del sentiero e al lavandino che stava per arrivare!Subito a sinistra ci si inoltra nel bosco prendendo il sentiero n°352 (sentiero  A.Marini),dopo mezz'ora gli zaini sono già insopportabili ma la vista,da un punto panoramico,del campanile ci conforta (solo spiritualmente!). Dopo parecchi tornanti si esce dal bosco e si giunge al Col Cadorin m.1819,qui inizia la parte più difficile del percorso;bisogna prestare attenzione nell'attraversare su cenge e ghiaioni.Passato questo tratto,ormai notte, arriviamo ad un dosso su cui sorge il bivacco Gervasutti.Durante la notte, temporalone,ma ormai eravamo al coperto e il rumore dell'acqua sulla lamiera è stata per noi una dolce ninna nanna.
Acqua nelle vicinanze del bivacco.



2° giorno:  Torna su
-
Biv.Gervasutti m.1940 - Forcella Spè m.2049 - Rif.Padova m.1287 - Forcella Scodavacca m.2043 - Rif.Giaf m.1405,circa 6h30.

Al mattino sveglia con una giornata bellissima, dopo un'abbondante colazione (per alleggerire lo zaino mica per altro!)ci prepariamo ad affrontare una lunga, ma con calma,giornata (dopo tutto si è in ferie).
Si continua col sentiero 352,alcuni brevi tratti
esposti,e giunti a un bivio si lascia il sentiero di sinistra (389) che scende al fondovalle per continuare sul 352 che in breve porta alla forcella Spè (30-40min.).Da qui (352) ci aspetta una lunga ma piacevole discesa,dapprima su pietraia,poi nella zona boscosa denominata Fosso degli Elmi.Sempre col 352 si arriva con alcuni saliscendi ad un'altra zona boschiva chiamata Costa del Col,poi alle Casere Valle e Pra di Toro da cui in brevissimo al rif.Padova (circa 2.30 h. dalla forc.Spè).Qui una sosta è di obbligo in quanto si ha una vista stupenda sugli Spalti (ormai il tempo si era guastato e alla sera capimmo come funzionava:mattino bello, dopo pranzo nuvole minacciose e alla sera...lavandino!).Si continua prendendo il segnavia 346,che risale tutta la valle Pra di Toro su terreno erboso o boscoso molto bello,fino alla forcella Scodavacca m.2043 (2 h.circa),da qui si discende per pietraia poi su comoda mulattiera nel boscoso Coston di Giaf e in breve anche al rif.Giaf (1.30 h.) (anche oggi breve acquazzone verso la forc. Scodavacca)



3° giorno:  Torna su
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Rif.Giaf m.1405 - Forcella Carson m.2224 - Biv.Marchi-Granzotto m.2170,circa 2h.30.

Sveglia con calma visto che la giornata si presenta breve,solo 2h.,ma,come scopriremo in seguito intensa!Dopo un'abbondante colazione in rifugio ci prepariamo per partire col solito bel tempo,segnavia 361-342 ancora in mezzo al bosco,arrivati ad un bivio a circa m.1580 con cartelli indicatori si prende il sent.342 che risale un lungo e faticoso canalone ghiaioso (di lato si hanno il: Torrione,Torre Gilberti,Torre di Forni).Arrivati in cima breve pausa a raccogliere la lingua che doveva ancora partire dal rifugio e per cercare di capire dove era il bivacco il più presto possibile visto che prometteva il solito lavandino! Avvistata la nostra meta partiamo in traversata verso il biv.Marchi-Granzotto che raggiungiamo in circa 2.30 h. dal rifugio
Appena entrati si è scatenato un bel temporalone,trasformatosi poi in grandinata!
Finito siamo andati alla ricerca di acqua trovata nelle vicinaze del bivacco.


4° giorno:  
Torna su
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Biv.Marchi-Granzotto m.2170 - Forcella Monfalcon di Forni m.2309 - Forcella Montanaia m.2250 - Biv.Perugini m.2060,circa 3h.

Dal bivacco si parte,sempre col segnavia 342,in direzione della forcella di Las Busas che si lascia a destra per arrivare alla forcella Monfalcon di Forni (m.2309) su comodo sentiero (circa 1h.).Si discende il versante opposto che ora si presenta più ripido e ghiaioso,giunti a quota 1850 in prossimità di un bivio (30 minuti) si prende a sinistra il sentiero 353 che,in circa 1h.,porta alla forcella Montanaia.Si risale un ripido e faticoso canalone,ma arrivati in cima la vista sul Campanile ripaga di tanta fatica;ancora una ventina di minuti in discesa portano al bivacco Perugini m.2060 posto appena sotto all'enorme torre.Acqua nelle vicinanze (p.s.: da qui volendo in circa 1h. si ritorna al posteggio delle macchine)


5° giorno:  Torna su
- Biv.Perugini m.2060 - Rif.Pordenone m.1200,circa 1h30.

Si scende per un sentiero (353)
molto ripido e faticoso che in 1.30h. riporta alla macchina.
Anche questa avventura purtroppo è finita ma nuove idee mi frullano già in testa (Marmarole?mai sentite?) Ah dimenticavo, questa è un'altra storia...


[ Foto ]

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Per ulteriori informazioni:
NeveFreSca
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